Quaranta sfumature di arterio

18,00

Rengus è un guerriero degli altipiani lacustri. Stoico, rigido nel corpo e un po’ anche nella mente. Solferina invece è una cacciatrice tropicale. Flessuosa, curiosa e caotica in ogni approccio. Quando i due si incontrano
in un villaggio vacanze, subito si attraggono da bravi opposti. Così, dalla loro scintilla agonistica, si innesca uno scontro fra esplosivi giochi d’animazione, che riduce il villaggio a un cratere fumante. Dalla loro esagerata competizione, nasce invece una grande passione. Tutto però cambia, quando la coppia si ritrova ad affrontarsi nuovamente, in un sfida ben più durevole. Quella del matrimonio. Arena domestica dove la cacciatrice scalpita, travasata in una società bigotta, che la vede sempre straniera. E dove il guerriero sbuffa, riciclato in un lavoro comunale, che di eroico non ha proprio nulla. Perciò, i novelli sposi, iniziano a macinare arterio sempre più denso. Destreggiandosi tra fazioni di elfi modaioli, nani infoiati, maghi della terapia e santoni della tecnologia. Continuando a combattere e a combattersi. Finché il disagio della coppia, troppo a lungo compresso, esonda a fiotti dal focolare e si abbatte come una profezia sul lago Mist Hüra.
Rischiando di sfociare in una temuta guerra fra razze.

Può un conflitto di coppia trasformarsi
in una vera e propria guerra tra paesi?
Può una relazione disfunzionale
evolversi in calamità naturale?
La colpa poi chi se la piglia?
È responsabilità della coppia,
che sparge disagio a macchia d’olio?
O è colpa di vicini, parenti e compaesani,
che sembrano affannarsi per far parte del disastro?

Quest’opera mischia epico e moderno.
Inscena mali concreti e terapie fantastiche.
Tinge di fiabesco disagi quotidiani
e incastona nel mito litigate epocali.
Forse non offre alcuna reale soluzione,
ma almeno dona buone cure all’immaginazione.


Francesco Riva nasce e cresce a Fidenza, in provincia di Parma. Città fioriera di nebbia, zanzare, artisti di periferia e abitanti borghigiani. Ben integrato fra quest’ultimi, Francesco lavora da sempre come progettista meccanico. Scrive inoltre per hobby e, grazie a questa sua passione, diventa un’eminenza nel campo del diversamente fantasy. Un genere peculiare da lui stesso inventato e del quale risulta unico esponente di spicco.
Oltre alla scrittura, Francesco ama la musica, i concerti rock, la birra buona, la boxe, i fumetti, il cinema, i tattoo, le cosplayer, la torta fritta col salume, i giochi della Play e, sopra ogni cosa, sua figlia Nicole.
Dopo il successo di Favole su Misura, questa è la sua seconda pubblicazione.

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